Il Rivolo

Associazione culturale a Rio San Martino di Scorzé
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Oltre la Grande Guerra 1915 – 1918, la tragedia, il sogno, la realtà

Mostra fotografica negli stand della 33^ Mostra del radicchio, 7-23 novembre 2014

Il Rivolo nella ricorrenza dei 100 anni della Grande Guerra ha allestito un'originale mostra con rare fotografie, alcune delle quali non pubblicate a causa della censura militare, che rivelano il vero volto della guerra.

Nel contempo si è voluto andare oltre la cruda realtà delle battaglie e delle atrocità disumane, vissute dai ragazzi poco più che ventenni. Abbiamo cercato di entrare nelle loro menti, nei loro pensieri, nelle loro speranze, nel loro futuro.

Il materiale fotografico, relativo alla guerra ci è stato fornito dalla Provincia di Treviso, tramite il FAST di Treviso, che dispone di un ricco archivio fotografico e documentario, dal Museo Ladin de Fascia di Vigo di Fassa (TN), dal Comune di Moriago della Battaglia (TV), da FOTORIVA di Alleghe (BL), e i video da Bruno Sacchi e dalle Edizioni Scientifiche Coelum.

 


 

Nello stand interno alla tensostruttura della 33^ Festa del radicchio di Rio San Martino di Scorzé (VE) organizzata dagli "Amici del Radicchio" sono stati evidenziati alcuni aspetti della Grande Guerra:

  • Il Trevigiano nella Grande Guerra, mostra itinerante della Provincia di Treviso – FAST
  • La Trincea e l'Assalto, descrizioni ed immagini su cartellonistica
  • Guerra alla guerra, immagini e didascalie di Ernst Friedrich
  • La Grande Guerra e Guerra Bianca in Adamello, video con immagini girate direttamente all'epoca nei campi di battaglia (per gentile concessione di Bruno Sacchi)
  • Il Sogno: in una struttura che richiama la trincea, attraverso delle feritoie, si possono intravvedere alcuni luoghi del Veneto e del Trentino - che furono teatro di guerra, terre di invasione e di fuga - oggi in totale pace e libertà.

Ci piace immaginare che quei giovani, almeno nel sogno, nei rari momenti di riposo, distaccati dalla vita di trincea, dai reticolati, dalle postazioni, dal fragore e dal fumo delle granate e dalla terribile attesa di nuovi assalti, sognassero il silenzio delle valli, la bellezza delle vette, la vita semplice dei propri paesi, una vita normale tra gli affetti famigliari, la pace...

Il fine della mostra, oltre a rendere omaggio a tutti coloro, militari e civili, che allora hanno lottato e sofferto, è quello di far conoscere luoghi di valore storico e naturalistico, suggerendo la scelta di itinerari escursionistici e storico-culturali nel periodo di villeggiatura, soprattutto nella significativa ricorrenza del 2015. Coloro, che già amano la montagna e conoscono i percorsi più noti, riscopriranno tanti nuovi angoli lungo sentieri sui quali si avviarono 100 anni fa migliaia di nostri soldati per vivere le ore più terribili della loro vita.

Postazione austriaca presso il passo San Nicolò (TN)

Si ringrazia per la collaborazione: Carollo Serramenti, Scandolara di Zero Branco – Stefano Gambarotto, ISTRIT, Treviso – Mario Marangon.


Inquadramento storico

Dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa.

Se voi guardate una cartina storica prima dello scoppio della guerra del '14 – '18 avevamo due alleanze internazionali: la Triplice Alleanza [Germania – Austria ed Italia] e Triplice Intesa [Gran Bretagna, Francia e Russia]. Quando scoppia la guerra l'Italia non interviene, in quanto il Trattato della Triplice Alleanza prevedeva l'entrata in guerra dell'Italia solo se uno dei paesi membri fosse stato attaccato, ma essendo stati i paesi alleati ad iniziare la guerra l'Italia non era tenuta a partecipare al conflitto mondiale. Com'è noto l'Italia entrò in guerra l'anno dopo, il 24 maggio del 1915, passando dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa.

In verde: Triplice Intesa; in marrone Triplice Alleanza.

Neutralisti ed interventisti

Sia nella Prima sia nella Seconda Guerra Mondiale l'Italia entra in guerra un anno dopo: rispettivamente nel 1915 e nel 1940. Prima dell'entrata in guerra in Italia c'è stato un accesso dibattito tra i contrari alla guerra (neutralisti) e i sostenitori della guerra (interventisti). I neutralisti erano costituiti da: i socialisti (PSI), i giolittiani e i cattolici. Gli interventisti erano costituiti dagli irredentisti, i nazionalisti, i futuristi ed altri. Particolare il caso di Benito Mussolini che da acceso neutralista divenne interventista. Con il Patto di Londra del 26 aprile 1915 l'Italia decise di entrare in guerra, con la Triplice Intesa.

Le vicende della guerra

Com'è noto la guerra trova una delle sue cause nell'assassinio a Sarajevo il 28 giugno 1914 dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando. Il 26 luglio l'Austria dichiara la guerra alla Serbia e bombarda Belgrado. Il I° agosto la Germania dichiara guerra alla Russia; il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia ed invade il Belgio; il 4 agosto l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania; il 6 agosto l'Austria dichiara guerra alla Russia.

Non è qui possibile descrivere le varie fasi della guerra, che da guerra di movimento divenne guerra di trincea. Ricordiamo che la maggior parte delle truppe era costituita dai cosiddetti fanti-contadini.

Dalla Spedizione punitiva alla disfatta di Caporetto

Per l'Italia, due sono stati i momenti più importanti e drammatici: la spedizione punitiva nel 1916 (strafexpedition) cosiddetta perché Austria e Germania consideravano gli italiani traditori. Gli imperi centrali cercano di sfondare il fronte italiano scendendo lungo la Valsugana, ma vengono fermati dall'esercito italiano sull'altipiano di Asiago.

Altro momento drammatico è la disfatta di Caporetto nel 1917.

Il 1917: anno cruciale.

Il 1917 è l'anno più drammatico della guerra: gli ammutinamenti dei soldati, la rivoluzione russa con i suoi due momenti: rivoluzione di febbraio [23/02/1917] in realtà marzo [8 marzo 1917] e rivoluzione d'ottobre (in realtà 6-7 novembre), e l'entrata in guerra degli U.S.A il 2 aprile 1917 e la disfatta di Caporetto il 24 ottobre 1917.

La disfatta di Caporetto

Il 24 ottobre del 1917 gli eserciti tedesco ed austriaco sfondano il fronte italiano a Caporetto e dilagano nella pianura padana. Dopo il fuggi, fuggi generale l'esercito italiano ricostituisce il proprio fronte lungo il fiume Piave, il Montello, il monte Tomba e il monte Grappa.

Diverse le interpretazioni della disfatta di Caporetto:

Ammutinamento dell'esercito, incapacità del comando militare – in particolar modo del generale Cadorna - di prevedere l'attacco nemico e preparare un secondo fronte e soprattutto il crollo del fronte russo che avrebbe favorito lo spostamento dell'esercito nemico verso l'Italia.

Udine, soldati in fuga dopo Caporetto

La vittoria italiana a Vittorio Veneto

Il 24 ottobre 1918 l'Italia passa al contrattacco e la guerra si conclude il 4 novembre 1918.

I luoghi di battaglia

Diversi i luoghi di battaglia: dal Carso all'Isonzo. Su questo fiume ci sono state ben 12 battaglie sanguinose, l'ultima rappresentata dalla disfatta di Caporetto. L'altipiano d'Asiago con le montagna vicine, le dolomiti e il fronte dopo la disfatta di Caporetto (Piave, Montello, Monte Tomba e Monte Grappa).

Cronologia

1914

Muore papa Pio X e gli succede Benedetto XV.

28 giugno assassinio a Sarajevo dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando.

26 luglio: l'Austria dichiara guerra alla Serbia e bombarda Belgrado.

31 luglio: assassinio a Parigi di Jean Jaurès per le sue posizioni pacifiste.

1° Agosto: la Germania dichiara guerra alla Russia. 3 Agosto: la Germania dichiara guerra alla Francia ed invade il Belgio. 4 agosto: l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania.

6 agosto: l'Austria dichiara guerra alla Russia.

L'Italia si dichiara neutrale.

1915

Acceso dibattito in Italia tra favorevoli all'entrata in guerra (interventisti) e contrari alla guerra (neutralisti).

26 aprile l'Italia stipula il Patto di Londra con la Triplice Intesa con l'impegno di entrare al più presto in guerra. All'Italia vengono promessi dopo la guerra il Trentino Alto-Adige e la Venezia Giulia.

3 maggio ripudia la Triplice Alleanza [quindi l'Italia per una settimana ha fatto contemporaneamente parte della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa.

24 maggio l'Italia entra in guerra.

Giugno – dicembre quattro offensive italiane sull'Isonzo.

16 dicembre l'esercito italiano sbarca a Valona in Albania

1916

9 marzo inizia la quinta battaglia dell'Isonzo.

12 aprile - Gli italiani attaccano gli austro-ungarici sull'Adamello, si combatte a oltre 3.000 metri d'altitudine.

Strafexpedition (spedizione punitiva) austriaca lungo la Valsugana. Gli italiani bloccano il tentativo d'invasione austriaca sull'Altipiano di Asiago. L'azione termina per il 27 giugno seguente, dopo che un contrattacco italiano ha portato alla riconquista di parte del terreno perduto.

29 giugno - Primo attacco con i gas sul fronte italiano: gli austro-ungarici assaltano le posizioni nemiche sul Monte San Michele con una miscela di cloro e fosgene, ma la loro azione è bloccata dai contrattacchi italiani.

4 agosto - Inizia la sesta battaglia dell'Isonzo, conclusasi poi il 17 agosto: un ben preparato attacco italiano porta alla conquista di Gorizia e di varie importanti posizioni austro-ungariche.

27 agosto - L'Italia dichiara guerra alla Germania.

14 – 18 settembre - Settima battaglia dell'Isonzo, prima delle tre "spallate" autunnali lanciate dagli italiani contro il fronte austro-ungarico, con scarsi risultati anche a causa del maltempo.

10 – 12 ottobre - Ottava battaglia dell'Isonzo, conquista italiana di alcune posizioni sul Carso.

31 ottobre – 4 novembre - Nona battaglia dell'Isonzo, conquista italiana di alcune alture dominanti sul Carso seppur al prezzo di pesanti perdite.

1917

A marzo [corrispondente a febbraio nel calendario ortodosso] rivoluzione in Russia

Novembre [corrispondente ad ottobre nel calendario ortodosso]

6 aprile. Gli USA dichiarano guerra alla Germania.

12 maggio - inizia la decima battaglia dell'Isonzo, conclusasi poi il 5 giugno: le truppe italiane conquistano alcune posizioni nel Carso ma subiscono molte perdite.

10 giugno - Inizia la battaglia del Monte Ortigara, proseguita fino al 25 giugno seguente: pesanti e inconcludenti scontri tra italiani e austro-ungarici nella regione del Monte Ortigara, si combatte a più di 2.000 metri d'altezza.

17 agosto - Inizia l'undicesima battaglia dell'Isonzo, proseguita fino al 31 agosto: le forze italiane si impossessano di diverse posizioni sull'altopiano della Bainsizza, senza però riuscire a sfondare il fronte austro-ungarico.

24 ottobre – offensiva austriaca a Caporetto. Ritirata dell'esercito italiano che ricostituisce il fronte lungo la linea: Piave, Montello, Monte Tomba e Monte Grappa.

8 novembre - Il generale Luigi Cadorna viene esonerato dal comando dell'esercito italiano e sostituito con il generale Armando Diaz.

13 novembre - Inizia la prima battaglia del Piave, proseguita fino al 26 novembre: dopo aver dilagato in Friuli e nel Veneto settentrionale, le forze austro-tedesche sono bloccate dagli italiani sulle rive del fiume Piave.

7 dicembre - Gli Stati Uniti dichiarano guerra all'Austria-Ungheria.

15 dicembre - La Russia sigla un armistizio con gli Imperi centrali e avvia trattative di pace, decretando una sospensione dei combattimenti sul fronte orientale.

1918

21 giugno: battaglia del Solstizio, seconda offensiva austriaca sul Piave. L'esercito italiano resiste validamente.

9agosto- Gabriele d'Annunzio compie il famoso volo su Vienna lanciando volantini con stampato il tricolore.

Ottobre – novembre: controffensiva italiana.

4 novembre vittoria italiana nella controffensiva del Piave. 3 novembre armistizio e 4 novembre fine della guerra.

Conseguenze

Crollano quattro imperi: Impero Tedesco (secondo Reich), impero russo, impero turco (o ottomano) ed impero austro – ungarico, creando una situazione di forte instabilità in Europa, che porterà ai regimi totalitari ed alla seconda guerra mondiale.

Milioni di morti –In Italia si parla di 600.000 morti e 600.000 tra feriti e mutilati.

L'influenza spagnola (molto probabilmente una forma di influenza aviaria) ha colpito ed ucciso dell'ultimo anno centinaia di migliaia di persone.